Sono tanti i musei e i siti di interesse culturale che arricchiscono la Valle Antrona. Ecco un elenco dei più important, diviso per paesi.
Montescheno: il Museo del mulino e della macinazione, dove vengono esposte notizie e informazioni, immagini esplicative sul funzionamento del mulino a ricordo di un'attività molto presente nel passato della popolazione di Montescheno. Sempre qui, in questo bellissimo paese soleggiato, è possibile visitare tra le piccole vie l'antico forno del pane nella frazione di Progno.
A Vallemiola invece si trovano il mulino per la macinazione della segale, ristrutturato nel 2008 e un forno, entrambi funzionanti. Vi è inoltre il museo del vino dove viene spiegato il funzionamento del torchio e la coltivazione della vite e la lavorazione dell'uva. Ancora oggi in questo paese ricco di vite si produce il vino utilizzando torchi e botti del passato. Sempre nella frazione di Progno si conserva un vecchio torchio per la spremitura dell'uva. In questi musei sono state raccolte le tecniche di lavorazione della segale e della produzione di vino con lo scopo di informare le generazioni future e i turisti che vengono in questa zona, ma soprattutto per recuperare, con il funzionamento del torchio, del mulino e del pane, tradizioni antiche.
A Seppiana il museo degli eventi religiosi racchiude i tesori delle due processioni religiose come l'autani di "set frèi" (autani dei sette fratelli) di Montescheno. Una processione che parte alle 4 di mattina dalla Chiesa di Montescheno e fa ritorno alla sera verso le otto e mezza per celebrare la messa insieme. Questa processione, a piedi tra le montagne, dura ben 13 ore e vengono raggiunte sette croci a ricordo di questi sette fratelli. Lungo il tragitto le donne e gli uomini, molti vestiti con i costumi tipici, cantano e pregano. Lo stesso è l'autani di san Giacomo di Seppiana, ma il tragitto è più breve e la processione religiosa si conclude in chiesa, per un momento di preghiera finale.
A Viganella il museo del ferro e della sua estrazione, la sala conferenze con il museo di Giovanni Pietro Vanni sono l'orgoglio per gli abitanti di questo paese. All'interno del museo sono custoditi notizie e informazioni di questo scultore, ma anche suoi disegni e fotografie originali. La sala, completamente in stile architettonico tradizionale, viene utilizzata per lo svolgimento di convegni, riunioni o proiezioni. Anche a Viganella sono presenti un antico forno per il pane nel centro del paese e uno nella frazione di Rivera. Dei ruderi testimoniano ancora l'esistenza di un mulino, di macine e frantoi per la schiacciatura delle noci dalle dove si estraeva l'olio di noce.
Ad Antronapiana, il centro visite delle miniere, nella frazione di Madonna, oltre ad esporre pannelli illustrativi sull'estrazione del ferro e le escursioni che si possono fare in questa zona, offre la possibilità di una connessione informatica al sistema territoriale. Il museo dell'acqua istituito ad Antronapiana contiene tutte le informazioni sul ciclo dell'acqua e sul suo uso paleoindustriale e industriale, dato che nel territorio del comune di Antrona Schieranco sono presenti 5 laghi e le varie centrali idroelettriche.
Non potrai perdere la Casa museo presente nella frazione di Rovesca. Qui una casa antica con un bellissimo portico e cortile interno è stata trasformata dal Comune di Antrona Schieranco, con l'aiuto della Regione Piemonte, in una casa museo. Ogni stanza è stata ristrutturata mantenendo i canoni architettonici originali. Questa struttura non è ancora del tutto finita, ma a breve, grazie anche al contributo della Regione Piemonte, sarà possibile ospitare turisti che vogliono provare a vivere con un focolare al centro della sala, assaporando la magia del passato.
E, infine, un cenno è doverso a Giulio Gualio, artista di Antronapiana. Il nostro artista che nacque nel nostro paese nel 1632. Scultore e pittore, dopo gli studi lavorò nella bottega del maestro De Bernardis di Buttogno a Domodossola dove imparò l'arte del disegno, gli stili e le tecniche di intaglio, la coloratura e la doratura. Dopo essersi messo in proprio, le opere del maestro Gualio, oltre ad adornare la Chiesa di Antronapiana, approdarono in tutta l'Ossola e fuori, fino a raggiungere la Val di Saas. Il maestro Gualio è indicato in molti documenti come "scultore e doratore", ma è anche pittore. La sua attività principale è stata quella di costruire altari ed adornarli di statue e ornamenti.